Il tram di Opicina, simbolo del trasporto pubblico a Trieste, è stato al centro di un incontro cruciale il 3 settembre 2024, svoltosi a Roma presso la sede dell’ANSFISA (Agenzia Nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie e delle Infrastrutture Stradali e Autostradali). L’incontro ha visto la partecipazione del Sindaco di Trieste Roberto Dipiazza, insieme a funzionari locali e rappresentanti tecnici dell’ANSFISA, per discutere i lavori in corso e le operazioni da ultimare per riattivare la storica linea tranviaria.
Stato dei lavori e interventi indispensabili
Il vertice ha confermato che i lavori di manutenzione sul tram di Opicina stanno procedendo, ma restano alcuni interventi tecnici da completare. Le operazioni principali riguardano la manutenzione del materiale rotabile e la revisione di dieci deviatoi lungo il percorso. La conclusione di questi lavori è prevista entro la fine del 2024, consentendo così la ripresa delle attività della linea, chiusa dal 2016 a causa di problemi di sicurezza e infrastruttura.
In seguito al completamento delle opere indifferibili, verranno poi stabilite le ulteriori prescrizioni per il miglioramento del servizio, con l’obiettivo di potenziare l’efficienza e la qualità del trasporto pubblico triestino nei mesi successivi. La riapertura del tram, oltre a rappresentare un collegamento fondamentale tra Trieste e l’altopiano del Carso, è un’opera di rilevanza storica e turistica.
Il contesto storico e la rilevanza del tram di Opicina
Il tram di Opicina, inaugurato nel 1902, è unico nel suo genere per via della caratteristica cremagliera utilizzata per superare i dislivelli che collegano il centro di Trieste con Opicina, una frazione situata a circa 329 metri sul livello del mare.
Questa particolarità ha fatto del tram non solo un mezzo di trasporto, ma anche un’attrazione turistica. La linea, lunga circa 5,2 km, è stata più volte interrotta nel corso degli anni per via di lavori di manutenzione e incidenti, con l’ultima chiusura risalente al 2016.
Verso il collegamento con l’altopiano carsico
I lavori attualmente in corso mirano a garantire il ripristino in sicurezza della linea, con un occhio di riguardo alla modernizzazione senza compromettere il valore storico del tram. La collaborazione tra il Comune di Trieste, l’ANSFISA e i tecnici coinvolti sembra promettere un riavvio entro la fine dell’anno. Tuttavia, gli interventi di miglioramento continueranno anche dopo la riapertura per assicurare un livello di servizio più efficiente e duraturo.
Nonostante le complessità tecniche, il progetto del tram di Opicina è visto come un’opportunità per rilanciare un’infrastruttura che ha segnato profondamente la storia di Trieste. La possibilità di collegare nuovamente il centro città con l’altopiano carsico non solo migliorerà il trasporto locale, ma avrà anche un forte impatto turistico, attirando visitatori da tutta Europa.